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Berlusconi dopo la sparatoria: “estrema sinistra non scherzi col fuoco, basta odio”

Dopo i fatti di Palazzo Chigi, il Cavaliere attacca la sinistra e invita a “stigmatizzare il comportamento di chi ha preso come pretesto il gesto di un uomo disperato per lanciare accuse davvero deliranti alla politica”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'episodio di ieri a palazzo Chigi "è stato un fatto grave ma l'ordine pubblico, nonostante la forte crisi economica non è in pericolo, non lo è stato finora e mi auguro non lo sia mai". Silvio Berlusconi commenta così a La Telefonata su Canale5 la sparatoria di ieri di fronte al palazzo del governo, spiegando di voler "stigmatizzare il comportamento di chi, dall'estrema sinistra, ha colto il pretesto del gesto di un uomo disperato per accuse deliranti alla politica e ai politici. Quando si scherza col fuoco, quando si incita all'odio, quando si invita la gente ad andare all'assalto delle istituzioni, poi succedono cose come questa". Dunque "invito gli italiani a non cedere a queste campagne di odio. Io ne sono stato bersaglio per vent'anni e ne ho subito le conseguenze. Ora la nostra solidarietà va ai carabinieri rimasti feriti e alle loro famiglie".

Berlusconi ha poi confermato il suo sostegno al neonato Governo Letta: "ci soddisfa, è un governo per la crescita e spero possa essere di pacificazione tra due forze che si pensava non potessero collaborare". Ma il leader del PdL sottolinea anche che la sua è una fiducia condizionata "Abbiamo chiesto che si approvino subito le misure di rilancio dello sviluppo". E va più nello specifico: "il nuovo governo deve approvare subito le misure di rilancio e sviluppo del nostro programma e che abbiamo illustrato in campagna elettorale, come l'abolizione dell'Imu, la revisione dei poteri di Equitalia e l'abbassamento della pressione fiscale – ha ripreso -. Sono punti irrinunciabili e Letta si è impegnato a realizzarli e a citarli nel suo discorso di oggi".

E se le cose vanno male?

"Se ci fosse un fallimento del governo – ha poi aggiunto Berlusconi – si dovrebbe andare a elezioni e chi si fosse assunto la colpa ne subirà la pena. E io credo che per il colpevole sia difficile presentarsi al giudizio degli elettori. Da parte nostra c'è il reale proposito di farlo lavorare, speriamo anche da parte degli altri. Avendo una fortissima maggioranza spero possa avere una vita duratura per poter approvare tutte le riforme, economiche e costituzionali".

E sui ministri? In particolare, le presunte titubanze sulla riconferma della Cancellieri. Berlusconi assicura che "tutti nel Pdl abbiamo grande stima per lei. Sono sicuro che saprà dimostrare, come ha fatto al Viminale, equità di giudizio ed equilibrio. C'è stata una valutazione serena e condivisa da parte di tutti. Siamo convinti che sia un buon ministro". Nessun malumore insomma da parte del Popolo della libertà sulla nuova reponsabile della Giustizia.

Berlusconi ha poi annunciato che dovrebbe essere lui il presidente della convenzione per le riforme istituzionali. "Nelle trattative per il governo si è indicato che il Presidente sia indicato da noi". Sarà lei, chiede Berlpietro nel corso dell'intervista? "Immagino di sì".

Si farà una convenzione per le riforme -ha spiegato- e nel corso delle trattative per la formazione del governo si è determinato che, alla guida di questo organismo, vada un esponente indicato dal Pdl. Immagino che sia io a guidarla, perchè nei nove anni che sono stato presidente del Consiglio ho avuto modo di verificare le difficoltà di guidare il Paese".

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