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Nave Gregoretti, la procura apre un’inchiesta: Salvini rischia un nuovo caso Diciotti

Il caso della nave Gregoretti rischia di esplodere nelle mani del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: la procura di Siracusa ha aperto un fascicolo sulla vicenda della nave della Guardia costiera che si trova ormeggiata al porto di Augusta con a bordo 115 migranti che non possono sbarcare in attesa dell’autorizzazione del leader della Lega.
A cura di Stefano Rizzuti
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La procura di Siracusa ha aperto un fascicolo sulla vicenda della nave Gregoretti della Guardia costiera: l’imbarcazione si trova ormeggiata ad Augusta da due giorni con a bordo 115 migranti, soccorsi la scorsa settimana nel Mediterraneo in seguito a due diversi naufragi in cui hanno perso la vita più di cento persone. “Abbiamo aperto un’inchiesta sulla vicenda della Gregoretti”, conferma all’Agi il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, sul caso della nave della Guardia costiera. Sotto osservazione della procura di Siracusa ci sono anche le posizioni dei 16 minori che sono stati fatti sbarcare ieri su disposizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Ora il comandante della nave Gregoretti è in procura per essere sentito dagli inquirenti. Il rischio per Salvini è quello che si apra un nuovo caso come quello della nave Diciotti, finito con la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei ministri (rifiutata dal Senato).

Intanto la Commissione europea sta continuando ad avere contatti con gli stati membri per la redistribuzione dei migranti a bordo della nave, dopo che la Germania ha reso noto di essere disponibile ad accoglierne una parte. Un portavoce della Commissione europea ricorda che “venerdì è arrivata una richiesta delle autorità italiane: abbiamo avviato contatti con tutti i Paesi membri interessati a questo sforzo di solidarietà”. Intanto la nave della Guardia costiera è ancora ormeggiata alla banchina Nato del porto di Augusta, in attesa dell’autorizzazione a sbarcare che Salvini ancora non ha concesso.

Sul caso della nave Gregoretti imperversa la polemica politica, con le richieste delle opposizioni rivolte a Salvini. Graziano Delrio, capogruppo dem alla Camera, afferma: “La legge del mare è chiara. Gli accordi internazionali sottoscritti dall'Italia anche: salvare vite umane è un obbligo. Salvini la smetta con le sue ricette disumane e faccia il suo dovere: sbarcare immediatamente i naufraghi della Gregoretti e fare accordi in Ue per ricollocamenti”. Interviene anche il deputato del Pd, Matteo OrfinI: “Impedire lo sbarco dei naufraghi della Gregoretti non è solo un'offesa alla Guardia Costiera italiana e ai migranti, è un reato. Esattamente come per la Diciotti, si tratta di sequestro di persona. E tutto il governo ne è responsabile”.

Attacca anche Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana: “Mi aspetto che nelle prossime ore i ministri Salvini e Toninelli siano trattati per quello che sono, e cioè ministri che violano le leggi del nostro Paese e le norme internazionali, che sequestrano di fatto una nave della nostra Marina Militare e il suo equipaggio, che sequestrano un gruppo di persone la cui unica colpa è essere dei naufraghi. E con loro tutti coloro che gli hanno ubbidito finora”. Riccardo Magi, di +Europa, parla di violazione delle leggi: “Il ministro Salvini metta fine all'ennesima violazione della legge italiana oltre che delle convenzioni internazionali”.

Ispezione medica: un solo bagno per 116 persone

La Procura di Siracusa ha voluto anche accertare le condizioni igienico-sanitarie dei migranti a bordo della Gregoretti. Scavone ha infatti incaricato tre consulenti in malattie infettive di effettuare un'ispezione medica, spiegando: "Stiamo verificando le condizioni delle persone a bordo. In seguito potremmo trarre delle conclusioni". Il procuratore però ha già potuto comunicare: "Attualmente vi sono 116 persone a bordo che utilizzano un solo bagno. Alcuni lamentano dei fastidi fisici e dobbiamo accertarne l'entità". Anche i carabinieri del Nas, oltre i tre medici, si trovano al momento a bordo.

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