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Tav, mozione M5s-Lega: “Va ridiscussa totalmente”. Matteo Renzi: “Voto di scambio Salvini-Di Maio”

Trovato l’accordo sulla Tav tra Movimento 5 Stelle e Lega: l’opera “va ridiscussa integralmente”, recita la mozione firmata dai due capigruppo. In realtà è solo un modo per prendere tempo. Il Pd attacca con Matteo Renzi: “Di Maio salva Salvini dal processo e la Lega in cambio rinuncia a fare la Tav. Tecnicamente è voto di scambio, politicamente uno schiaffo al Nord produttivo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La maggioranza trova l’accordo per la mozione sulla Tav. Ma è un’intesa che sembra servire più che altro a rimandare ogni decisione. La mozione impegna il governo “a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo Italia-Francia”. Niente meno e niente più di quanto recita il contratto di governo. Un modo per prendere tempo, in sostanza. La mozione è stata firmata dai capigruppo alla Camera di M5s e Lega, Francesco D’Uva e Riccardo Molinari. Ma per il Pd questa mozione corrisponde a una pietra tombale sull’opera. Pesanti accuse arrivano dall’ex segretario dem, Matteo Renzi: “Di Maio salva Salvini dal processo e la Lega in cambio rinuncia a fare la Tav. Tecnicamente è voto di scambio, politicamente uno schiaffo al Nord produttivo, economicamente l'ennesimo cantiere bloccato: hanno preso tre piccioni con una fava. Salvini si salva, l'Italia si ferma”.

Il testo della mozione prevede di ridiscutere il progetto, ripercorrendo inoltre come si sia arrivati alla scelta di realizzare l’alta velocità tra Torino e Lione. Nella mozione presentata alla Camera si fa riferimento all’analisi costi-benefici chiesta dal ministero delle Infrastrutture che ha dato esito negativo. Si ricorda, inoltre, che il ministro Toninelli e la sua omologa francese hanno firmato “una lettera per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di base”. Il Pd va comunque all’attacco con Emanuele Fiano, che pubblica anche il testo della mozione: “La Lega, avuta in regalo l'assoluzione di Salvini, decide di bloccare la Tav. Dà un calcio alla propria propaganda, alle promesse e alle manifestazioni. L'Italia butta via miliardi, sviluppo, posti di lavoro. Per un processo scansato. Per una poltrona salvata”.

Parla di pietra tombale sull’opera il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “La Lega svela il suo vero volto non a caso dopo il salvataggio del ministro dell’Interno da parte dei Cinque Stelle. Nella mozione di maggioranza firmata dai due capigruppo alla Camera, che probabilmente sarà votata domani, viene chiesto di rivedere integralmente l’opera, esattamente come recita il contratto di governo con cui la Tav è stata bloccata. Se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione. Se dovesse avvenire, interpellerò subito il Consiglio regionale perché attivi la procedura della consultazione popolare, in modo che i piemontesi possano dire forte e chiaro cosa pensano della Tav e del loro futuro”.

Per ribadire la posizione della Lega e negare che questa mozione corrisponda a suo stop al progetto, interviene il capogruppo Riccardo Molinari, parlando con l’Ansa: “Le opposizioni gridano al lupo al lupo, ma in realtà la posizione della Lega resta sempre la stessa: richiamiamo il contratto di governo che ci impegna a valutare come realizzare quest'opera nel rispetto degli accordi internazionali”. Molinari assicura che non si tratta di un blocco per il progetto e che la Lega resta favorevole a proseguire i lavori per la Tav.

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