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Mihajlovic: “Mi sento pronto per il Milan”

Sinisa Mihajlovic si accinge a firmare un contratto di due anni con il Milan. Il serbo vuole Soriano, Bertolacci e Mandzukic.
A cura di Alessio Morra
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Sinisa Mihajlovic si accinge a firmare un contratto biennale con il Milan. L’allenatore serbo, che ha lasciato la panchina a blucerchiata a Walter Zenga, ieri ha incontrato per la prima volta Silvio Berlusconi. In quell’incontro, dice Sinisa mentendo, non si è parlato del nuovo contratto. La cena è stata conviviale e l’armonia c’è stata: “Se mi aspettavo di finire a cena con Berlusconi? All’inizio dell’anno no. La nostra è stata una cena informale, piacevole, ci siamo parlati, conosciuti e basta. Se ci siamo piaciuti? Non c’era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall’altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient’altro.”. Il futuro tecnico del Milan ha anche detto una classica frase da duro, nel suo stile: “Se mi sento pronto per il Milan? Mi sentivo pronto anche l’anno scorso e due anni fa, io mi sento sempre pronto.”

Sul web sono sbucate delle dichiarazioni del 2010 in cui il tecnico diceva che il Milan non lo avrebbe allenato mai. L’ex blucerchiato chiude la polemica su quelle frasi dicendo che nella vita si cambia: “Le persone cambiano. Quando ero giovane andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e ora punto ad accumulare esperienze. Senza dubbio è facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida invece convincere gli scettici. Poi non so cosa succederà, ma ora non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare e di ragionare, a 50 anni è normale.”

Mihajlovic si è tolto un paio di sassolini delle scarpe e ha detto negli ultimi mesi che la stampa ha fatto troppe illazioni sul suo conto. Al serbo non è andato giù il fatto che in molti lo davano già come allenatore del Napoli: “Una cosa è dire interesso a una squadra, un’altra è dire che ho firmato. Mi hanno mancato di rispetto, sicuramente c’erano stati dei contatti, ma io non avevo mai firmato per il Napoli. Non so se sarò io l’allenatore del Milan, non dipende solo da me. Se fosse dipeso da me avrei allenato il Milan o un’altra big anche dieci anni fa. Questa domanda va fatta ai dirigenti.”

Nell’intervista concessa a Sky Sport l’allenatore quarantaseienne ha detto con grande franchezza che la Serie A si è livellata verso il basso: “Il livello si è abbassato molto. C’è differenza tra oggi e quando giocavo io, non si può parlare solo di crisi del Milan, perché il calcio si sta livellando verso il basso. Bisogna cercare di fare meglio, ma non parlerei solo di una squadra. Milan italiano? Se sarò allenatore del Milan potrò rispondere, non ho la palla di vetro adesso.”

Mihajlovic ha parlato con Berlusconi e Galliani anche di calciomercato. Gli obiettivi di Sinisa sono rappresentati due suoi ex allievi della Sampdoria il centrocampista Soriano e il difensore De Silvestri, il genoano Andrea Bertolacci (da tempo nel mirino del Milan), e Mario Mandzukic, attaccante dell'Atletico Madrid. Inoltre rientrerà alla base e resterà Niang. Ibrahimovic è il sogno.

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