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“Il piano per finanziare la Lega di Salvini coi soldi del petrolio russo”: l’audio di Buzzfeed

BuzzFeed News pubblica l’audio di una conversazione durante la quale Gianluca Savoini, in passato vicinissimo al leader della Lega Matteo Salvini, discute di quello che sembra un piano di investimento di una compagnia petrolifera legata al governo russo nella Lega. La conversazione riporta all’attenzione quanto rivelato da una inchiesta de L’Espresso.
A cura di Redazione
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Ora c’è anche la registrazione audio dell’incontro del 18 ottobre fra uomini vicino al governo russo ed alcuni esponenti della Lega, tra i quali Gianluca Savoini, vicinissimo a Matteo Salvini e presidente dell’associazione indipendente Lombardia-Russia. A pubblicarlo è BuzzFeed News, in un lungo articolo di ricostruzione affidato ad Alberto Nardelli. Nel colloquio, come già evidenziato da una lunga inchiesta pubblicata da Stefano Vergine e Giovanni Tizian su L’Espresso, i leghisti fanno capire ai loro interlocutori che c’è la volontà della Lega di spostare l’asse della politica italiana ed europea verso la Russia di Vladimir Putin. “Vogliamo cambiare l'Europa. La nuova Europa deve essere molto più vicina alla Russia”, spiega Savoini anche in riferimento alle elezioni europee del maggio successivo e facendo capire di essere un pontiere di tali relazioni diplomatiche e politiche. Nel corso della conversazione, poi, si torna sulla possibilità di utilizzare il tramite di una compagnia petrolifera per finanziare le attività del partito, questione già affrontata dal libro di Vergine e Tizian.

Nel dettaglio, si parla di una partita di carburante, almeno tre milioni di tonnellate (circa 250 mila tonnellate metriche di gasolio Usld al mese per un anno), che un’azienda italiana avrebbe dovuto ricevere dalla compagnia russa, ricevendo uno sconto del 4%. Come ricostruiva l’Espresso, l’incontro al Metropol avviene il giorno dopo la visita dello stesso Salvini a Mosca e l’obiettivo parrebbe essere quello di trovare un modo per far partecipare all’affare una serie di intermediari. Come spiega BuzzFeed, “i partecipanti al meeting mettono subito in chiaro che lo scopo dell’accordo e degli sconti è quello di supportare la Lega, in particolare per la campagna elettorale delle Europee”. L'azienda che avrebbe beneficiato di tale sconto, poi, avrebbe potuto fare un versamento nelle casse della Lega. Come nel caso dell'inchiesta de L'Espresso, neanche BuzzFeed è riuscita a scoprire se l'accordo si sia poi concretizzato.

Sul punto è intervenuto anche Matteo Salvini, minacciando querele e negando ogni collusione: "Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia".

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