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Opinioni

Cosa sappiamo davvero sull’accoltellamento a Termini tra senzatetto (e no la religione non c’entra)

Un drammatico fatto di cronaca scaturito da una rissa per futili motivi, diventa un gesto motivato da una matrice religiosa. Una notizia smentita dalla Questura di Roma, ma ripresa e rilanciata con forza dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha ribadito la necessità di controllare i luoghi di aggregazione di “cittadini islamici”.
A cura di Valerio Renzi
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Basta un flash di agenzia, qualche titolo poco accorto, e subito una violenta rissa tra senza tetto diventa, anche per il ministro dell'Interno Matteo Salvini, un episodio la cui matrice sarebbe da ricondurre a un estremismo di matrice religiosa. “Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti”, ha dichiarato poco fa il leader della Lega commentando l'accoltellamento di un 44enne georgiano alla Stazione Termini avvenuto alla vigilia di Pasqua, e per il quale un cittadino di nazionalità marocchina è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio.

La notizia era già stata data nella giornata di ieri, all'interno di un lungo comunicato della Questura di Roma che riportava le attività di prevenzione e controllo condotte nell'area della Stazione Termini, a dire il vero non con particolare enfasi:

Inoltre, verso le 10.30 a Piazza dei Cinquecento, un uomo ferito si è avvicinato ai poliziotti impegnati nei controlli sulla piazza, dichiarando di essere stato aggredito da un uomo che alla vista degli agenti si stava allontanando. La lite era cominciata poco prima a bordo di un autobus, R.M. 37enne di origini marocchine aveva colpito alla gola con un coltello un 44enne georgiano. I poliziotti hanno inseguito il magrebino, che intanto aveva buttato via il coltello, bloccandolo in via Cavour. R.M. accompagnato negli uffici del commissariato Viminale per gli ulteriori accertamenti, è stato arrestato per tentato omicidio, mentre il coltello è stato recuperato e sequestrato. Il ferito è stato soccorso nel vicino ospedale ed ha avuto una prognosi di 21 giorni.

A cambiare di segno la notizia sarebbe la testimonianza di un testimone oculare, che ha disegnato uno scenario in cui la rissa si trasforma in un'aggressione a freddo, forse per motivi religiosi:

Ha gridato ‘italiano cattolico di merda' e poi lo ha colpito alla gola. Avrebbe potuto ucciderlo. Tutto si è svolto in pochi istanti, il georgiano è sceso dal bus e si stava dirigendo verso la stazione della metro in piazza dei Cinquecento dal lato di via Giolitti quando il marocchino lo ha raggiunto e lo ha aggredito. Poi è scappato in direzione di via Cavour.

La Questura di Roma, contattata da Fanpage.it, ridimensiona l'episodio parlando di un rissa "per futili motivi" tra due senzatetto, degenerata per cause ancora da chiarire, ma la cui matrice non sarebbe da ricercare in qualche ideologia estremista o nella religione. Non vengono smentite le frasi dell'aggressore, che potrebbero configurare – se confermate in sede di giudizio – un'aggravante. Il ministro dell'Interno, prima di parlare della necessità di tenere sotto un maggiore controllo i luoghi di aggregazione dei "cittadini islamici" (tra cui in ogni caso non dovrebbe figurare la stazione Termini) avrebbe forse fatto bene a consultarsi con la questura di Roma invece di inseguire un lancio di agenzia in pochi minuti. A maggior ragione visto che è lui a comandare le forze di polizia, che si trovano oggi nell'imbarazzante posizione di smentire il loro ministro.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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