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Valentino Rossi, figuraccia al ritiro di Lorenzo: “Non sono stato avvertito”

Il pesarese era il solo assente all’annuncio del suo storico compagno di squadra: “Non pensavo che ci fossero altri piloti, non ho saputo nulla”. Poi l’idea: “Magari venisse a fare il collaudatore in Yamaha”.
A cura di Valeria Aiello
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Perché Valentino Rossi non c’era? In prima fila, tra il campione della Honda Marc Marquez e il pilota della Suzuki Alex Rins, è rimasto un solo posto vuoto nella sala conferenze del Ricardo Tormo di Cheste che, alla vigilia del GP di Valencia, è stata teatro dell’annuncio del ritiro di Jorge Lorenzo. “Sono quattro i momenti più importanti nella carriera di un pilota – ha detto lo spagnolo – . Il debutto nel Mondiale, la prima vittoria, il primo titolo e… il giorno del ritiro”. Un ultimo passaggio che nessuno sportivo vorrebbe mai affrontare e che, proprio per questo motivo, ogni volta viene vissuto come una grande prova di coraggio da tutto il paddock.

Rossi, figuraccia al ritiro di Lorenzo

In effetti, dopo che per tutta la mattina di ieri ci si era interrogati sull’annuncio di Lorenzo, la sala stampa era strapiena e quella sedia vuota in prima fila non è passata inosservata. Il solo assente era Valentino, una mancanza che, considerando i sette anni vissuti insieme al box Yamaha, non è certo finita in secondo piano. In pratica, una figuraccia, da parte di chi, dopo qualche ora, lo avrebbe definito “uno dei suoi grandissimi rivali”.

Il posto di Valentino Rossi rimasto vuoto in prima fila / MotoGP.com
Il posto di Valentino Rossi rimasto vuoto in prima fila / MotoGP.com

Nel successivo debrief con la stampa, quando gli è stata fatta notare l’assenza, Valentino ha trovato un modo per uscire da questa strana situazione. “Non mi aspettavo che ci fossero altri piloti – le parole di Rossi che, all’età di 40 anni e 24 di Motomondiale, ha visto andare in pensione tanti altri suoi colleghi – . Nessuno mi ha detto nulla, non sono stato avvertito”.

Rossi cade dalle nuvole ma si salva, omaggiando Lorenzo dell’etichetta di “pilota tra i più forti dell’era moderna” e ricordando come il loro rapporto abbia avuto tanti alti e bassi” negli anni da compagni di squadra. “Tra i bassi, mi ricordo il 2015, ma ci sono stati tanti alti, lottando insieme. È un grande peccato, perdiamo un grandissimo pilota, uno di quelli veramente forti”. Poi una battuta sul futuro di Lorenzo e l’ipotesi è che lo spagnolo torni in Yamaha come tester d’eccezione. “Lorenzo collaudatore? Magari, ma credo che costi troppo, anche se devo dire la verità. Se tornasse sulla M1, andrebbe forte. Ci servirebbe molto come collaudatore”.

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