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Ex Ilva, la Procura di Milano apre un’inchiesta contro ignoti sulla gestione dell’acciaieria

Il procuratore capo Francesco Greco ha annunciato l’apertura di un fascicolo d’inchiesta, al momento senza indagati né ipotesi di reato, sulla gestione dell’ex Ilva di Taranto. La decisione è arrivata a poche ore dalla dichiarazione di ArcelorMittal di spegnere progressivamente gli impianti della città pugliese entro la metà di gennaio.
A cura di Ida Artiaco
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La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla gestione dell'ex Ilva di Taranto. Lo ha reso noto il procuratore capo Francesco Greco con una nota appena divulgata. Per ora si tratta di un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato. Greco ha inoltre fatto sapere che la stessa procura si costituirà in giudizio e parteciperà alla causa per la rescissione del contratto tra ArcelorMittal e la gestione commissariale. Il fascicolo è stato affidato ai pm Romanelli, Civardi e Clerici e le indagini saranno condotte dalla Guardia di Finanza. La decisione è arrivata a poche ore dall’annuncio ufficiale di ArcelorMittal di spegnere progressivamente gli impianti della città pugliese, con il rischio di compromettere la continuità produttiva dell'industria e i livelli occupazionali.

"La Procura di Milano – si legge nel comunicato firmato da Francesco Greco – ravvisando un preminente interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessità economico-produttive del Paese, agli obblighi del processo di risanamento ambientale, ha deciso di esercitare il diritto-dovere di intervento previsto dal codice di procedura civile nella causa di rescissione del contratto di affitto d’azienda promosso dalla società Arcelor Mittal Italia contro l’amministrazione straordinaria dell’Ilva". La notizia è stata anche confermata dalla cordata con una lettera inviata a ministero dell’interno, dell’ambiente, Regione Puglia, prefettura e municipio di Taranto.

Ex Ilva, ricorso d’urgenza contro recesso

Intanto, sempre a Milano, è stato depositato il ricorso d'urgenza, ex articolo 700, dei commissari straordinari con cui si chiede ad ArcelorMittal di rispettare gli accordi presi in precedenza, visto che non sussisterebbero le condizione per chiedere il recesso dal contratto d'affitto. Nel pomeriggio presso la sede romana del ministero dello Sviluppo economico ci sarà un incontro tra azienda e sindacati. Ci saranno l'ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, e i leader sindacali di Fim, Fiom e Uilm, mentre il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha reso noto che "l’azienda ha vietato le ispezioni ai commissari". E ha parlato di "fatto gravissimo che dovrà avere una adeguata risposta".

"A Taranto situazione drammatica"

Proprio a Taranto, poi, la situazione continua a peggiorare. "ArcelorMittal – ha detto il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli – conferma che esaurito il percorso previsto dall’art.47 il 3 dicembre, dal giorno successivo, quindi il quattro del mese, non sarà lei a proseguire il piano di spegnimento e spetterà all’amministrazione straordinaria. È chiaro che se per il 4 dicembre l’Ilva in amministrazione straordinaria non riassumerà celermente tutto il personale la situazione diventerà ancora più drammatica". Secondo quanto comunicato dall'azienda, il piano di chiusure degli impianti comincerà con l'altoforno 2, che verrà spento il 13 dicembre, poi a fine dicembre l'Afo 4 e il 15 gennaio l'Afo 1, il più grande altoforno d'Europa.

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