Uomo di colore picchiato, umiliato e costretto a entrare in una bara
Un uomo di colore è stato aggredito e chiuso in una bara da un bianco: è successo in Sud Africa e la scena, ripresa con uno smartphone e caricata sui social network, ha ridestato rabbia e suscitato polemiche in un paese che sembrava aver sconfitto la segregazione razziale, ma che sovente negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con episodi preoccupanti. Stando a quanto affermato da alcuni militanti dell'Economic Freedom Fighters, partito sudafricano di matrice socialista, la vicenda si sarebbe verificata due giorni fa presso la fattoria M de Beer Broedery, dove il titolare ha costretto un uomo di colore – forse un lavoratore – ad entrare in una bara umiliandolo verbalmente e picchiandolo. Godrich Gardee – segretario dell'EFF – ha chiesto in un tweet di mobilitarsi ed occupare in massa l'azienda agricola dell'uomo responsabile degli abusi.
"I prodotti della fattoria JM de Beer Broedery dovrebbero essere boicottati", ha detto Gardee. "A quest'uomo razzista bianco dovremmo far provare le sesse cose che ha provato il nostro fratello nero". Effettivamente – almeno secondo i membri del partito – i titolari della fattoria avrebbero girato il filmato esclusivamente per spavalderia, credendo fosse divertente umiliare un uomo in quanti "di colore". La vittima delle violenze ha riferito effettivamente di essere stato umiliato senza nessuna ragione particolare.
L'Economic Freedom Fighters (EFF) è un partito politico socialista rivoluzionario: si tratta della terza formazione politica per consenso di tutto il paese ed occupa stabilmente seggi in entrambe le camere del parlamento sudafricano. Due anni fa Julius Malema, segretario del partito, ha affermato che la compagine conta non meno di un milione di iscritti, dato che però non è mai stato verificato e che a molti è sembrato eccessivo.
