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Taglio del cuneo fiscale, quanto aumenta lo stipendio per ogni lavoratore in base al reddito

Il Consiglio dei ministri ha approvato il taglio del cuneo fiscale: per il 2020 è previsto un aumento fino a 600 euro, che diventeranno 1.200 dal 2021. Ma l’incremento in busta paga non è uguale per tutti i lavoratori dipendenti: dipenderà, infatti, dal reddito annuale di ognuno di loro. Andiamo a vedere quale sarà l’impatto su ogni fascia di reddito.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il taglio del cuneo fiscale è ormai pronto. Dopo l’approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri, il taglio diventerà effettivo a partire da luglio. Saranno 16 milioni i lavoratori dipendenti a usufruire di questa riforma che porterà qualche soldo in più nelle loro buste paghe. Tra questi, 4,3 milioni di persone non ricevevano prima il bonus Renzi e saranno invece coinvolte in questa nuova misura. L’importo per il 2020 riguarderà solo sei mesi, da luglio a dicembre: il che vuol dire che gli aumenti previsti su base annuale dovranno essere dimezzati per il 2020, ma saranno pieni dal 2021. Sulla base delle tabelle trapelate prima dell’approvazione del decreto (ma non ancora ufficializzate), questo vuol dire un aumento annuale in busta paga che può andare da 192 a 1.200 euro, mentre su base mensile l’incremento potrà variare da 16 a 100 euro. Ma vediamo di quanto aumenta la busta paga sulla base dello stipendio di ogni singolo lavoratore.

A quanto ammonta l’aumento per chi riceve gli 80 euro

Il taglio del cuneo fiscale riguarda in primis coloro i quali ricevono attualmente il bonus degli 80 euro voluto dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono coinvolti i lavoratori con un reddito superiore agli 8mila euro e vengono quindi esclusi gli incapienti. Per chi ha un reddito tra gli 8mila e i 26.600 euro l’aumento sarà solamente di 20 euro, che si andranno a sommare agli 80 che già ricevono, per un totale di 100 euro al mese e 1.200 l’anno. Per tutti i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 28mila euro il governo prevede un incremento di 100 euro in busta paga, cifra all'interno della quale va considerato anche il bonus degli 80 euro, in alcuni casi. Aumento che infatti, come detto, è minore per chi riceve gli 80 euro. L’incremento è leggermente maggiore per chi è nella fascia tra i 24.600 e i 26.600 euro, non ricevendo – finora – il bonus Renzi pieno.

Chi avrà 100 euro in più in busta paga

Chi, in realtà, si troverà 100 euro in più in busta paga rispetto a oggi è soltanto chi non prende gli 80 euro attualmente e ha un reddito inferiore ai 28mila euro. In sostanza, l’aumento pieno riguarda solo chi ha un reddito tra i 26.600 e i 28mila euro: in questo caso in busta paga ci saranno 1.200 euro in più l’anno: 600 nel 2020, considerando che la misura partirà solamente a luglio.

Il taglio del cuneo fiscale per i redditi tra i 28 e i 35mila

Il governo ha suddiviso i beneficiari del taglio del cuneo fiscale in tre fasce: la seconda è quella che riguarda i lavoratori dipendenti che percepiscono tra i 28mila e i 35mila euro. Per loro l’aumento scenderà gradualmente: più sale il loro reddito, meno ingente è il taglio del cuneo. Chi guadagna 29mila euro dovrebbe percepire 1.166 euro in più l’anno, cioè 97 al mese. Chi ha un reddito da 30mila euro, invece, riceverà 94 euro in più al mese. Continuando, fino a 31mila euro il taglio sarà di 91 euro al mese, fino a 32mila sarà di 88,5 euro al mese e fino a 33mila sarà di 85,7 euro. Quando il reddito sale sopra i 34mila euro il beneficio scende al di sotto dei mille euro annui (e quindi dei 500 euro per il 2020), con 83 euro al mese fino a 34mila euro e 80 euro al mese fino a 35mila.

Quanto aumenta lo stipendio tra i 35 e i 40mila euro

L’ultima fascia designata dal governo è quella riguardante i redditi che vanno dai 35mila ai 40mila euro annui. In questo caso la riduzione dell’importo è maggiore, tanto da arrivare ad azzerarsi gradualmente. Per i redditi fino a 36mila l’aumento in busta paga è di 64 euro, per quelli fino a 37mila si scende a 48 euro, mentre per quelli sotto i 38mila si riceveranno 32 euro in più al mese. Si arriva così al minimo: i lavoratori dipendenti con redditi fino a 39mila percepiranno 16 euro in più mensili in busta paga, fino ad arrivare all’azzeramento nel caso di stipendi da 40mila euro annui.

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