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Sul selciato spuntano decine di “mani che affogano”, in Abruzzo la protesta contro Salvini

L’installazione per protestare contro il Ministro dell’interno e le sue politiche sull’immigrazione. Insieme alle mani un cartello: “Sentiti libero di esprimere idee disumane di società tra queste mani che affondano, silenti come coloro che in mare hanno la testa nell’acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita non quella degli altri”
A cura di Antonio Palma
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Decine di mani di cartone che spuntavano dal selciato come se stessero cercando aiuto prima di scomparire per sempre sotto terra. È la singolare installazione di protesta che si sono ritrovati davanti nella mattinata di domenica gli abitanti della cittadina di Atri, in Abruzzo, dove proprio oggi è in visita il ministro dell'interno Matteo Salvini. L'opera è di tre artisti del posto che a loro modo hanno deciso di inscenare una protesta silenziosa proprio contro il rappresentante del governo e le sue politiche sull'immigrazione. Il riferimento infatti è ai tanti disperati naufragati nel Mediterraneo a bordo delle loro imbarcazioni nel tentativo di arrivare in Europa

L'installazione  era accompagnata da un cartello eloquente che recitava : "Ministro, sentiti libero di esprimere, qui con i tuoi elettori, idee disumane di società. Qui tra queste mani che affondano, silenti come coloro che in mare hanno la testa nell'acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita non quella degli altri". Gli autori del gesto sono stati individuati in poco tempo dalla polizia e identificati. Si tratta di tre incensurati verso i quali al momento non si ravvisano ipotesi di reatoe che quindi non sono stati denunciati. La loro opera però è stata prontamente rimossa dagli operai del Comune.

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